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Organizzazione, ansia e princìpi

Ieri, venerdì, lezione alle 5. Alle 5: 3 insegnanti e due studenti. Alle 5,10 cominciamo, perchè far perder tempo a chi è stato puntuale? Arrivi fino alle 5.45. All’ora di punta:10 studenti e 6 insegnanti. Degli  studenti assenti nessuna notizia: e nel primo pomeriggio avevo mandato a tutti loro un messaggio/promemoria con l’orario della lezione. Dalle 6.30 cominciano le uscite. Mancano anche due insegnanti; lo sapevamo, ma la situazione è più difficile del normale. Si riesce a rispettare poco la continuità delle coppie studente-insegnante, si formano gruppi molto disomogenei, con alcuni che si perdono e altri che si annoiano (almeno così mi sembra che sia).

E’ una giornata un po’ al limite, ma situazioni simili capitano spesso. E ci siamo abituati. Diciamo che è la caratteristica della nostra scuola, a volte diciamo addirittura che è il bello della nostra scuola. Per me non tanto, ma se questo ‘disordine’ fosse positivo per gli studenti, almeno per la maggioranza, sopporterei volentieri la mia leggera sofferenza.

Ieri ho promesso a Ousman che se arriverà in ritardo, la prossima volta non lo farò entrare. L’avrà capito? Ho fatto bene? Sarò capace di rispettare eventualmente la promessa?

La nostra scuola si ispira, poco poco, alla Scuola di Barbiana. E Don Milani non ammetteva ritardi. Penso che i nostri ragazzi debbano imparare a leggere l’orologio, debbano sapere che è bene rispettare gli appuntamenti e le altre persone, in particolare quelle che li rispettano. Lo sanno fare? Non ne sono del tutto convinto, almeno per molti di essi. Come insegnarglielo per davvero? Penso che sarebbe importante, come e più dell’italiano.

Senza illudersi di trovare la soluzione al problema, propongo qualche rimedio; discutiamone:

  • L’incontro collettivo a inizio lezione, durante gli arrivi alla spicciolata, è spesso positivo. Ci conosciamo meglio, pareggiamo un po’ le differenze. C’è chi è insofferente a questo ‘rituale’ e lo ritiene tempo sottratto alla vera lezione. Secondo me, se breve (<20′), preparata e gestita a turno, sarebbe una cosa da fare spesso, anche se non tutte le volte. [Richiede ulteriore impegno da parte degli insegnanti]
  • Preparare e utilizzare del materiale da utilizzare con i primi che arrivano. Magari esercizi divertenti e invitanti (e veloci): Memory, Domino, oppure ‘leggi questo brano’ ‘scrivi questa cosa’ ‘copia queste parole’. [Richiede ulteriore impegno da parte degli insegnanti]
  • ‘Alla prima che mi fai ti licenzio e te ne vai’ (sono nato nel 1949 ed ho letto tanto Corrierino dei Piccoli) V.sopra Ousman. Non mi piace, ma ci possiamo provare.
  • Cominciare anche il venerdì alle 17.30 (molti si confondono con i due orari diversi)
  • Leggere insieme, far comprendere e consegnare il Memorandum per gli studenti.
  • Altro ……