COPERTINA Forum FORUM Didattica Gli insegnanti volontari

  • Questo topic ha 2 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 11 mesi fa da PWM.
Stai visualizzando 3 post - dal 1 a 3 (di 3 totali)
  • Autore
    Post
  • #1558
    PWM
    Amministratore del forum
    #1560
    Carlo
    Partecipante

    Abbiamo parlato tante volte di organizzazione (sillabo, regole, orari da rispettare, continuità delle presenze, alternanza degli insegnanti, trasporti, etc.)
    Vorrei soffermarmi qui sulla necessità di supporto all’insegnante/volontario.
    Diciamo sempre che nella Scuola Penny Wirton può insegnare chiunque conosca (bene?) l’italiano e sia disponibile a usare il nostro metodo.
    Docenti ‘professionisti’ che lavorano con noi affermano che insegnare nella nostra scuola è molto diverso rispetto a operare con una classe di studenti che parlano italiano e che le competenze necessarie non sempre coincidono.
    Ma la spontaneità, la buona volontà possono non bastare per fornire un aiuto efficace a chi vuole imparare l’italiano con la PW.
    Anche per noi è bene seguire dei criteri e coltivare delle competenze.
    Elaborato da una nota di PW Roma: ‘L’insegnante Penny Wirton è un insegnante rilassato, perché non ha fretta, nessuno e niente gli corre dietro, ma tiene il passo più ragionevole per la persona cui insegna. L’insegnante PW insegna o a un solo studente o a piccoli gruppi, deve saper insegnare senza spiegare, visto che è difficile dare spiegazioni più estese dell’essenziale a chi non conosce per niente la nostra lingua; l’insegnante PW è disponibile a imparare a conoscere i materiali didattici da usare in comune con i colleghi volontari, in modo da essere intercambiabile con loro, considerata la nostra peculiare organizzazione.’

    Dei libri ‘Italiani anche noi’, cui probabilmente PW Roma in particolare si riferisce quando parla di materiali didattici, abbiamo discusso fin dal primo incontro fra gli insegnanti. Si disse che erano un po’ troppo grossi, un po’ troppo costosi, un po’ troppo complessi per l’uso con il nostro allievo tipico ed in particolare poco adatti per gli allievi analfabeti. Decidemmo di comprarne diverse copie e di sperimentarne l’uso. Dopo due anni di sperimentazione, confermo l’opinione iniziale sopra accennata, ma, verificatane la validità complessiva, anche al confronto con altri testi, sostengo che, con opportune importanti integrazioni per le fasi iniziali dell’apprendimento, sarebbe bene usare tutti e due i volumi come riferimento comune del nostro percorso didattico standard (sillabo).
    Seguendo un metodo che in qualche caso ha ben funzionato, consiglierei a ciascun insegnante di adottare una copia dei due volumi, con la possibilità di portarseli a cassa per preparare le lezioni, magari predisponendo qualche indispensabile fotocopia per gli studenti.
    Per le prime fasi di apprendimento è in corso la preparazione di materiale specifico (Progetto Parole) che via via viene riportato sul Sito e conservato, per quanto possibile, in copia al Centro d’Incontro.

    I nuovi insegnanti via via che arrivano, ma in generale anche tutti gli altri, hanno bisogno di un sostegno. Ciascuno dopo un paio di lezioni in affiancamento ai ‘vecchi’ è capace di lavorare da solo, improvvisando e seguendo il suo istinto. La cosa, imposta dalle necessità contingenti, funziona spesso molto bene. Ma forse è bene non approfittare troppo della fortuna, dello spirito di adattamento e dell’inventiva dei singoli. Senza esagerare in attività di formazione che non saremmo neanche in condizione di fornire, mi sembra utile aumentare le occasioni di incontro fra gli insegnanti sulla didattica. Per esempio potremmo approfittare delle riunioni periodiche del Consiglio degli Insegnanti per preparare e illustrare a turno una Lezione Tipo (ognuno ha il suo cavallo di battaglia).

    Ho finito la benzina. Chi più ne ha più ne metta.

    #1571
    PWM
    Amministratore del forum
Stai visualizzando 3 post - dal 1 a 3 (di 3 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.