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“Non c’è obbligo di frequenza, non ci sono registri con voti o giudizi.
Non si dànno voti, né valutazioni di sorta: l’insegnamento non ha lo scopo di raggiungere un particolare obiettivo o livello, non deve promuovere o non promuovere, ma ha lo scopo di aiutare la persona a migliorare il più possibile la propria conoscenza della lingua italiana, tenendo presente le situazioni di partenza.
Non si considerano negativamente le assenze, perché stimiamo che gli allievi Penny Wirton siano assenti solo per cause serie e attendibili (ad esempio lavoro, anche saltuario).”Quanto sopra è scritto nelle nostre regole. Siamo in linea? Non ci sembrano giuste e allora le cambiamo?
Un Registro ce lo abbiamo, almeno chiamiamo così il raccoglitore delle Schede degli Studenti, che contengono i dati anagrafici essenziali, la registrazione delle lezioni svolte, i desideri espressi, via via qualche parere degli insegnanti sulle cose che andrebbero fatte.
Valutazioni le facciamo, di continuo, anche se in genere non le scriviamo e neanche le esprimiamo.
Nella Bozza di Sillabo ho proposto una Scheda in cui indicare le nostre valutazioni sulle competenze linguistiche degli allievi per disporne, in forma sintetica, per formare i gruppetti degli allievi, per avere uno strumento di confronto fra gli insegnanti e per individuare eventualmente i progressi. Facciamo bene? Andiamo avanti?
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