Risposte nei forum create

Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)
  • Autore
    Post
  • in risposta a: Sillabo #1637
    Carlo
    Partecipante

    Più che SILLABO, forse è meglio parlare di CURRICOLO. Chi sa qualcosa di Pedagogia ci aiuti.

    Definizioni riprese da Internet:
    CURRICOLO: “modello operativo che definisce un profilo e quindi indica le mete, gli obiettivi e i contenuti che costituiscono l’oggetto di un corso”(Balboni)
    -analisi dei bisogni degli apprendenti,
    -definizione degli obiettivi,
    -selezione dei contenuti,
    -indicazioni organizzative, metodologiche e didattiche
    SILLABO: “quella parte dell’attività curricolare che si riferisce alla specificazione e alla
    sequenziazione dei contenuti di insegnamento fatta in termini di conoscenze e/o di capacita” (Ciliberti).

    Nella PWM usiamo quindi il termine Curricolo per definire il modello di riferimento per il processo educativo dei nostri allievi, che ha lo scopo di conseguire obiettivi formativi (1) mediante l’integrazione continua degli stessi con contenuti (2), metodi e strumenti didattici (3), sistemi di valutazione (4) e di scambio delle informazioni (5).
    Il curricolo è adattato liberamente dall’insegnante alle caratteristiche della singola lezione, alla natura dell’allievo con cui sta operando, alle dotazioni disponibili, ecc.
    E’ accompagnato da una guida relativa alle tecniche didattiche che si consiglia di utilizzare per raggiungere gli obiettivi e da una raccolta, catalogata, di strumenti disponibili.
    I parametri convenzionali che descrivono le situazioni di partenza, di avanzamento, di raggiungimento di obiettivi sono condivisi fra gli insegnanti.

    Il nostro Scopo, scritto nelle prime righe del nostro Progetto é:
    Aiutare stranieri che vivono stabilmente o transitoriamente nel Mugello che ne abbiano desiderio o bisogno, ad esprimersi in italiano e, se possibile, a leggere e scrivere correttamente in italiano. Creare occasioni di incontro e di conoscenza fra stranieri e fra stranieri ed italiani. Incoraggiare la conoscenza dei diritti, della Costituzione, della geografia, della storia e dell’arte d’Italia.
    Imparare l’italiano a seconda dei casi può servire per: comunicare nella vita quotidiana per sopravvivere; lavorare; studiare (diplomi, formazione professionale, scuola guida …); mantenere e aumentare le relazioni (con amici, familiari, vicini …); usufruire di servizi, rapportarsi alle istituzioni, difendere i propri diritti; poter comprendere appieno la lingua nella letteratura o in settori specialistici; altro.
    I nostri allievi a volte ci presentano i loro desideri, altre volte questi sono più nascosti o assenti e da esplicitare. Sono questi i veri obiettivi da raggiungere. Nella nostra Scuola non ci sono diplomi da ottenere.

    Ma per organizzare le lezioni, per classificare il materiale didattico si ritiene opportuno utilizzare la classificazione di competenza linguistica Alfa, A0, A1, A2, B1, B2, o meglio i percorsi Alfa–> A0, A0–> A1, A1–> A2, etc.

    in risposta a: Di nuovo con l'inizio delle lezioni #1602
    Carlo
    Partecipante

    DIETRO LE QUINTE DI UNA LEZIONE

    Alle 9 di venerdì 4, in risposta a una richiesta di Alberto, che si offre per fare lezione il pomeriggio, scrivo:
    Teoricamente potrebbero venire 13 studenti: Ismaila, Dorothy, Kebba, Ousman M., Mohammed, Fabian, Lina, Ysabel, Mark, Florian, Aminta, Favour, Patience, di cui 8 piuttosto sicuri. Di insegnanti, se mi ricordo bene le comunicazioni, dovremmo essere in 7; oltre a me Claudia, Claudio, Cristina, Gabbriella, Paola, Vasco. Quindi saremmo più che sufficienti. Ma chi verrà… vedrà.

    Alle 10.30 invio un messaggio Whatsapp agli studenti: ‘Oggi scuola alle 5.00. Se non vieni, mandami un messaggio.Carlo’
    Mi rispondono Ismaila, Dorothy e Florian, dicendomi che verranno.
    Poco prima della lezione Ismaila mi dice che ha avuto un problema e non può venire.

    Vasco avverte che non può venire, perchè si sente male.
    Cristina avvisa che forse non potrà venire.
    Emanuela annuncia la sua presenza.

    Presenze effettive
    Studenti: Dorothy, Ysabel, Florian, Favour, Patience
    Insegnanti: Alberto, Claudia, Claudio, Cristina, Gabbriella, Paola, Salvatore, Emanuela, Carlo.
    Alberto, Gabbriella, Paola non facendo lezione, ne approfittano per dare un’occhiata al Sito.
    La sera Mohamed si scusa. della mancata partecipazione per questione di lavoro.

    Sabato mattina Fabian mi telefona chiedendomi se sono a casa, perchè ha bisogno di qualcosa, che non capisco. Gli dico che alla lezione lo aspettavano almeno in due insegnanti per fornirgli aiuto.

    Mando un messaggio vocale a Kebba, Ousman, Lina, Mark, Aminta, segnalando la loro mancanza.
    Mark mi risponde dicendomi che vuol tornare, ma venerdì lavorava e si scusa.
    Aminta si scusa cento volte, ma era a Firenze alla Questura. Io mi riscuso con lei.
    Da Kebba, Ousman, Lina nessuna risposta.

    Non è stata una lezione standard, ma al limite dell’eccezionale; comunque ogni tanto capita una situazione del genere.

    Martedì 8 non ho inviato i consueti avvisi agli studenti : ‘oggi scuola alle 5.30’.

    Ho inviato invece questo avviso agli studenti:
    ‘Tu sai quando ci sono le lezioni della scuola. Io non te lo ricorderò.
    Arriva in orario; se arriverai tardi non potrai entrare. Manda un messaggio in caso di difficoltà.
    Devi avvisare se non puoi venire e dire perchè. Se non verrai a scuola e non ci avviserai, consideriamo che non verrai più.’

    Alla lezione di martedì molti, al contrario del solito, sono arrivati in orario.
    Alcune studentesse non sono venute (hanno frainteso il messaggio non comprendendolo?).

    Durante la lezione ripeto a voce il messaggio, spiegandolo e traducendolo.

    E’ da verificare nelle prossime lezioni se questa impostazione funziona, vedremo come applicarla e decideremo se renderla stabile.

    in risposta a: Protetto: Siamo o non siamo una scuola di italiano? #1561
    Carlo
    Partecipante

    Scuola Penny Wirton Mugello – Qual è la sua essenza?

    essenza «ciò per cui una certa cosa è quello che è, e non un’altra cosa» – Aristotele

    Secondo me: La Penny Wirton Mugello è una scuola che aiuta nell’apprendimento dell’italiano e fa incontrare persone

    E’ una scuola?
    Secondo me sì, secondo altri non nel vero senso della parola V. questa discussione con PW Valdelsa.
    Aiuta nell’apprendimento dell’italiano?
    Sicuramente sì. Ma potrebbe, secondo me, essere un po’ più efficiente.
    Non sono del tutto scoraggiato perchè vedo che in giro c’è di peggio, ma sono anche convinto che basterebbe poco per migliorare, a parità di impegno, il servizio reso, aumentando la velocità dell’apprendimento degli allievi.
    Fa incontrare persone?
    Sicuramente sì. E, sempre secondo me, coinvolgendole quanto basta, senza esagerare.

    E’ anche altro? Gratuità, assistenza morale, sociale, legale, fiscale, sindacale etc … Sì, forse, anche, ma non è quella l’essenza.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni fa da PWM.
    in risposta a: Gli insegnanti volontari #1560
    Carlo
    Partecipante

    Abbiamo parlato tante volte di organizzazione (sillabo, regole, orari da rispettare, continuità delle presenze, alternanza degli insegnanti, trasporti, etc.)
    Vorrei soffermarmi qui sulla necessità di supporto all’insegnante/volontario.
    Diciamo sempre che nella Scuola Penny Wirton può insegnare chiunque conosca (bene?) l’italiano e sia disponibile a usare il nostro metodo.
    Docenti ‘professionisti’ che lavorano con noi affermano che insegnare nella nostra scuola è molto diverso rispetto a operare con una classe di studenti che parlano italiano e che le competenze necessarie non sempre coincidono.
    Ma la spontaneità, la buona volontà possono non bastare per fornire un aiuto efficace a chi vuole imparare l’italiano con la PW.
    Anche per noi è bene seguire dei criteri e coltivare delle competenze.
    Elaborato da una nota di PW Roma: ‘L’insegnante Penny Wirton è un insegnante rilassato, perché non ha fretta, nessuno e niente gli corre dietro, ma tiene il passo più ragionevole per la persona cui insegna. L’insegnante PW insegna o a un solo studente o a piccoli gruppi, deve saper insegnare senza spiegare, visto che è difficile dare spiegazioni più estese dell’essenziale a chi non conosce per niente la nostra lingua; l’insegnante PW è disponibile a imparare a conoscere i materiali didattici da usare in comune con i colleghi volontari, in modo da essere intercambiabile con loro, considerata la nostra peculiare organizzazione.’

    Dei libri ‘Italiani anche noi’, cui probabilmente PW Roma in particolare si riferisce quando parla di materiali didattici, abbiamo discusso fin dal primo incontro fra gli insegnanti. Si disse che erano un po’ troppo grossi, un po’ troppo costosi, un po’ troppo complessi per l’uso con il nostro allievo tipico ed in particolare poco adatti per gli allievi analfabeti. Decidemmo di comprarne diverse copie e di sperimentarne l’uso. Dopo due anni di sperimentazione, confermo l’opinione iniziale sopra accennata, ma, verificatane la validità complessiva, anche al confronto con altri testi, sostengo che, con opportune importanti integrazioni per le fasi iniziali dell’apprendimento, sarebbe bene usare tutti e due i volumi come riferimento comune del nostro percorso didattico standard (sillabo).
    Seguendo un metodo che in qualche caso ha ben funzionato, consiglierei a ciascun insegnante di adottare una copia dei due volumi, con la possibilità di portarseli a cassa per preparare le lezioni, magari predisponendo qualche indispensabile fotocopia per gli studenti.
    Per le prime fasi di apprendimento è in corso la preparazione di materiale specifico (Progetto Parole) che via via viene riportato sul Sito e conservato, per quanto possibile, in copia al Centro d’Incontro.

    I nuovi insegnanti via via che arrivano, ma in generale anche tutti gli altri, hanno bisogno di un sostegno. Ciascuno dopo un paio di lezioni in affiancamento ai ‘vecchi’ è capace di lavorare da solo, improvvisando e seguendo il suo istinto. La cosa, imposta dalle necessità contingenti, funziona spesso molto bene. Ma forse è bene non approfittare troppo della fortuna, dello spirito di adattamento e dell’inventiva dei singoli. Senza esagerare in attività di formazione che non saremmo neanche in condizione di fornire, mi sembra utile aumentare le occasioni di incontro fra gli insegnanti sulla didattica. Per esempio potremmo approfittare delle riunioni periodiche del Consiglio degli Insegnanti per preparare e illustrare a turno una Lezione Tipo (ognuno ha il suo cavallo di battaglia).

    Ho finito la benzina. Chi più ne ha più ne metta.

    in risposta a: Trasporti degli studenti #1357
    Carlo
    Partecipante

    Ad oggi non sono arrivate proposte su questo argomento (come del resto su tutti gli altri).
    Ad uso di promemoria scrivo qui che stamani, su richiesta di due nostri nuovi studenti, ospiti del CAS gestito dalla Cooperativa Cristoforo a Vicchio Pimaggio Le Case, ho telefonato al responsabile Massimo per chiedergli se avessero la possibilità di pagar loro il biglietto del treno per raggiungere la nostra scuola. Mi ha risposto all’incirca: ‘Assolutamente no, la scuola ce l’hanno già e non possiamo sostenere altri costi, se no tutti potrebbero chiedere di fequentare una scuola diversa, perfino a Firenze!’

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 1 mese fa da Carlo.
    in risposta a: Appunti per gli studenti #1320
    Carlo
    Partecipante

    Critiche furon fatte, ma contributi finora non sono arrivati.
    Ho provato io a semplificare in questa nuova versione degli Appunti per gli studenti

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 1 mese fa da Carlo.
    in risposta a: Questo Sito #762
    Carlo
    Partecipante

    Nell’ultima riunione del gruppo insegnanti, per rispondere all’esigenza di trovare uno strumento per lo scambio dei materiali didattici via via messi a punto, abbiamo deciso di provare a farlo con un sito WEB.
    Con la mia minima competenza, ho provato a utilizzare Altervista/Wordpress, che ha facilitato il compito, mettendo a disposizione ‘modelli’ di sito già predisposti, una struttura componibile e applicazioni disponibili e adattabili.
    Questo è un Altersito, con l’indirizzo https://pennywirtonmugello.altervista.org/.
    Alla data odierna è ancora in fase di prima costruzione e di continua modifica, anche dell’aspetto e della struttura di base. Soggetto ad essere ristrutturato, o anche eliminato, in base alle decisioni del gruppo degli insegnanti della Scuola Penny Wirton Mugello.
    Sto impostando questo Sito con l’idea di mettere in rete 4 parti:
    Pagine di informazione e propaganda della Scuola; da tener presente che questa funzione è già affidata anche alla nostra Pagina Facebook https://www.facebook.com/pennywirtonmugello/
    Blog di articoli a cura degli insegnanti e degli studenti, come esercizio di scrittura, lettura ed espressione di idee e di immagini, come supporto informativo per argomenti attinenti alla nostra Scuola e per temi strettamente collegati.
    Forum di discussione, quello su cui in questo momento sto scrivendo, per ora limitato al confronto fra gli insegnanti della scuola, ma che si potrebbe, speriamo, allargarsi agli studenti, ad insegnanti esterni alla nostra scuola, alle altre Scuole Penny Wirton. I Forum per ora proposti sono Didattica e Organizzazione. Gli argomenti più riservati sono soggetti a restrizioni, con accesso con Password.
    Archivio che raccolga Strumenti e Materiali per la Didattica.
    Il materiale via via preparato, messo a punto, reperito, viene qui catalogato e messo a disposizione, generalmente dell’intera rete o, in qualche caso, della sola nostra Scuola.

    Il sito è scritto dagli insegnanti e dagli studenti della Scuola Penny Wirton Mugello.

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 2 mesi fa da Carlo.
    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 2 mesi fa da PWM.
    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 2 mesi fa da PWM.
    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 2 mesi fa da PWM.
Stai visualizzando 7 post - dal 1 a 7 (di 7 totali)